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ByBike travels 2017: a spasso per l'Italia (parte 2)

  • Immagine del redattore: Francesco Sangalli
    Francesco Sangalli
  • 29 nov 2017
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 30 nov 2017



"Il paradiso in terra non esiste, ma chi va in bicicletta ci arriverà comunque."


Il mattino del quarto giorno ci svegliamo di buon ora, con l'intenzione di arrivare il prima possibile a Marina di Massa, dove potremo finalmente incontrarci con dei nostri cari amici.

Così, dopo una veloce colazione sulle mura del castello ammirando la vallata sottostante, partiamo.

La strada non è bellissima, con lunghi tratti di statale trafficata, ma è la via più veloce per raggiungere la nostra meta, e dunque cerchiamo di pedalare il più forte possibile.

Finalmente, dopo qualche ora, arriviamo in spiaggia, dove ci sono i ragazzi dell'oratorio che volevamo incontrare (e non solo, e così i nostri indumenti e le nostre bici attirano non pochi sguardi incuriositi da parte degli altri bagnanti).

Corriamo subito nelle cabine per toglierci i vestiti ed infilarci nei costumi portati apposta per questa occasione, ed in un men che non si dica siamo in acqua.

Passiamo 4 ore meravigliose, giocando, nuotando e facendo gli idioti.

I nostri amici sono poi così gentili da offrirci anche il pranzo.



Si sa, quando si sta bene il tempo vola, e purtroppo il momento di ripartire arriva in un baleno. Per la prima volta da quando abbiamo lasciato Desio desidereremmo restare, ma il richiamo dei molti posti da visitare e delle tante persone da conoscere ci convince a tornare in sella alle nostre inseparabili compagne di mille avventure, dirigendoci verso Lucca.

Dopo circa un'ora arriviamo alla salita di Montemagno, al termine della quale veniamo assaliti da una fame incredibile (e noi avevamo finito tutte le provviste rimaste a colazione). Due ciclisti del posto che hanno appena concluso la salita dall'altro lato ci dicono che potremo incontrare un posto molto carino a pochi minuti di distanza, e così, dopo una breve sosta per riempire le borracce e per ringraziarli, ripartiamo alla ricerca di questo posto carino.

I minuti passano, e di questo locale non c'è traccia.


Dopo circa un'ora la fame ci ha dato ormai alla testa, e urliamo e cantiamo le cose più insensate mentre pedaliamo.

Ad un certo punto, quasi come se fosse un miraggio, vediamo una pizzeria e vi ci fiondiamo senza indugio. Entrando ci accoglie una cameriera, alla quale diciamo soltanto "siamo due ciclisti e siamo affamati come lupi". In men che non si dica ci porta un cestello di pane accompagnato da un assaggio (gratuito) di polenta e Baccalà, che sparisce immediatamente nelle nostre pance.

Ordiniamo dunque due calzoni molto farciti, che ci arrivano velocemente e, con nostro grande piacere, sono enormi: pensate che riescono addirittura a sfamarci del tutto!

Dopo aver ringraziato calorosamente i proprietari percorriamo gli ultimissimi chilometri che ci separano da un parco alle porte di Lucca, nel quale piantiamo la tenda e cominciamo a dormire.



Al nostro risveglio troviamo sopra di noi un cielo molto nuvoloso, dal quale cade qualche goccia mentre visitiamo Lucca.

Non desiderando ripetere l'esperienza del primo giorno ripartiamo all'istante, alla ricerca di un supermercato per comprare del cibo per i giorni seguenti.

Dopo aver fatto rifornimento visitiamo Vinci, dalla quale rimaniamo affascinati, per poi puntare le nostre bici verso San Gimignano, la meta finale di quella giornata.

Il caldo e le salite cominciano a pesare sempre più ad ogni pedalata che passa.

Dopo parecchie ore arriviamo a San Gimignano stravolti, alla fine di una tappa lunga (95km) e molto calda (le temperature hanno sfiorato i 40°).

Visitando la città ancora una volta il nostro aspetto e le nostre bici attirano i soliti sguardi incuriositi dei molti turisti, ai quali ci siamo ormai abituati, e le meraviglie che ci circondano

sono talmente tante da non farci pensare ad altro per quasi un'ora.



Dunque ancora una volta ammaliati dalle bellezze che il nostro paese sa offrire percorriamo in pochi minuti la breve distanza che ci separa dal campeggio in cui pernotteremo.

Alla fine di questa lunga giornata troviamo una bellissima sorpresa: il bangalow che abbiamo prenotato ha l'aria condizionata, cosa che ci permette di passare la notte di sonno migliore di tutto il viaggio.


L'inizio del sesto giorno ci trova pieni di energie, pronti per visitare tante meravigliose città ed ammirare panorami mozzafiato.

Sulla strada per Monteriggioni passiamo da Abbadia Isola, un paesino di poche decine di abitanti che vive quasi esclusivamente per ospitare ed aiutare i pellegrini della Via Francigena: che bellezza!

Visitiamo dunque Monteriggioni (anche questa bellissima, cosa ve lo diciamo a fare), per poi dirigerci verso Siena.

La città del palio ci accoglie festosa (tra pochi giorni infatti piazza del Campo sarà teatro di uno degli spettacoli più incredibili che il mondo abbia da offrire) e piena di colori, e noi ne rimaniamo abbagliati.



Ripartiamo con il suono dei tamburi ancora nelle orecchie alla volta di un altro gioiello italiano.

Raggiungiamo dunque Montalcino, nella quale pochi mesi prima abbiamo avuto il grandissimo piacere di assistere alla Sagra del Tordo, uno spettacolo assolutamente imperdibile per chiunque passi da quelle zone a fine ottobre.

La nostra tappa non è però ancora terminata: continuando così a pedalare per pochi chilometri arriviamo all'abbazia di Sant'Antimo, dove avevamo programmato di passare la notte.

Dopo aver cucinato una pasta coi fagioli ci prepariamo per dormire, scegliendo questa volta di non montare la tenda per via del caldo devastante degli ultimi giorni.



Nel paese vicino ci deve essere qualche festa, perché possiamo sentire chiaramente il karaoke dei grandi classici italiani, sicuramente una delle principali attrazioni della serata a giudicare dal numero di voci diverse che continuano a susseguirsi.

Il vero spettacolo però sta sopra di noi: lontani da qualsiasi fonte di luce vediamo centinaia di migliaia di stelle, così tante da lasciare letteralmente senza fiato.

E così, nel nostro hotel da infinite stelle, ci addormentiamo di sasso, con il corpo stravolto ed il cuore pieno di gioia.


Si conclude così anche la seconda parte del nostro viaggio, dove ancora una volta siamo stanchi ma felici, e con gli occhi pieni di tanta bellezza da rendere la fatica del pedalare un vero piacere.

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Su di me

Ciao a tutti!

Mi chiamo Francesco Sangalli e sono nato a Desio, città in cui tutt'ora vivo e da cui partono tutti i miei viaggi.

Fin da piccolo sono sempre andato alla ricerca di nuove avventure in mondi fantasiosi pieni di draghi, di castelli e di cose meravigliose. Crescendo ho poi capito....

 

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