top of page

Il Bikepacking

  • Immagine del redattore: Francesco Sangalli
    Francesco Sangalli
  • 30 nov 2017
  • Tempo di lettura: 2 min


Esistono molti modi di fare cicloturismo. Il più classico e conosciuto è quello delle borsone laterali attaccate a pesanti portapacchi fissati al telaio sulla ruota posteriore e su quella anteriore.

Questo sistema permette sicuramente di portare grandi quantità di materiale con sé, ma comporta anche un peso notevole e la perdita di maneggevolezza della bici.


Ecco dunque perché ByBike travels ha scelto un altro metodo: il bikepacking.


Il bikepacking consiste in una serie di borse autoportanti da attaccare direttamente al telaio della bici senza l'ausilio di strutture metalliche.

Questo sistema comporta principalmente 3 vantaggi: il primo è che pesano notevolmente di meno dei classici borsoni da cicloturismo, e ogni chilogrammo risparmiato può essere un toccasana in questo tipo di avventure. Il secondo è che, essendo le borse attaccate direttamente al telaio in punti "strategici" (sotto la sella, sul manubrio e alcuni inseriscono una terza borsa nel triangolo del telaio) il carico è molto meglio distribuito rispetto al sistema tradizionale, lasciando così la maneggevolezza della bici pressoché intatta anche fuori strada (motivo per cui sono l'unica vera alternativa allo zaino in off road).

Il terzo vantaggio non è pratico quanto gli altri due, ma più organizzativo: queste borse sono meno capienti rispetto ad un setup completo di borse tradizionali, e questo costringe a selezionare con molta più cura ciò che si desidera portare dietro, impedendo dunque di portare oggetti che rimarrebbero inutilizzati e che farebbero solo da pesante zavorra.


Noi di ByBike travels abbiamo poi aggiunto due piccole borsette da attaccare al tubo orizzontale (altresì noto come canotto) della bici per tenere a portata di mano oggetti come il portafoglio, il cellulare, qualche snack e gli attrezzi per riparare la bici (gli unici oggetti che portiamo sempre sperando di non dover utilizzare mai).


Infine per aggiungere ancora un po' di spazio utilizziamo degli zainetti per il cibo, per la sacca idrica (oltre a due borracce abbiamo sempre una sacca idrica da 2L, per un totale di 3,6L d'acqua, e d'estate spesso non ci basta), per la macchina fotografica e per le GoPro.


Come detto all'inizio di questo articolo nulla di tutto questo è assolutamente necessario, tant'è che nel 2016, durante Desio-Roma, Filippo affrontò il viaggio utilizzando come borse due vecchi zaini a cui aveva tagliato gli spallacci attaccandoli ad un portapacchi da pochi euro preso alla Decathlon.

Come vedete quindi l'unica cosa assolutamente indispensabile è la volontà di partire: tutto il resto sono solo accessori.


Sperando che abbiate potuto trovare interessante questo articolo vi auguriamo buone pedalate! E che il vento sia sempre alle vostre spalle!

Comments


  • White Facebook Icon
  • White Instagram Icon
  • White YouTube Icon
Su di me

Ciao a tutti!

Mi chiamo Francesco Sangalli e sono nato a Desio, città in cui tutt'ora vivo e da cui partono tutti i miei viaggi.

Fin da piccolo sono sempre andato alla ricerca di nuove avventure in mondi fantasiosi pieni di draghi, di castelli e di cose meravigliose. Crescendo ho poi capito....

 

Read More

 

Join my mailing list
  • White Facebook Icon
  • White YouTube Icon

© 2023 by Going Places. Proudly created with Wix.com

bottom of page